Se non conservato nel modo corretto, il riso può danneggiarsi velocemente anche a causa della formazione di insetti: con questo trucco rimane in ottime condizioni per lungo tempo.
Lo conosce e ne fa uso tutto il mondo, rendendolo uno dei cibi più popolari della cucina internazionale. Il riso, cereale appartenente alla famiglia delle graminacee, ha tra le sue principali caratteristiche la versatilità. Il suo basso contenuto di grassi e la ricchezza di fibre ed antiossidanti, lo rendono inoltre un componente essenziale dell’alimentazione.
A ciò si aggiunge anche il fattore economico. Una confezione di riso può essere acquistata per pochi euro e permette di dar vita a numerose preparazioni culinarie. Da base per un primo tradizionale e gustoso può trasformarsi in un contorno leggero o perfino nell’ingrediente principale per un dolce.
Ecco perché è difficile che questo manchi nella dispensa, dove viene puntualmente collocato una volta che il pacco è stato aperto. Si tratta infatti di un alimento a lunga conservazione che, in teoria, potrebbe preservarsi in ottime condizioni anche per svariati mesi.
Non è raro tuttavia, riprenderlo dopo poco tempo e rendersi conto che è andato a male. Una situazione che è possibile riconoscere da specifici sintomi, come una consistenza alterata, un cattivo odore di muffa e la spiacevole presenza degli insetti. Evitare che ciò accada è possibile mettendo in atto dei semplici trucchi di conservazione, che porteranno ad un notevole risparmio e ad un uso prolungato.
Come conservare il riso: un trucco infallibile
Non c’è cosa più fastidiosa in cucina, che scoprire degli invadenti insetti a contatto con gli alimenti che si dovrebbero consumare. Uno scenario che si presenta di frequente con il riso, che viene facilmente infestato da queste sgradevoli presenze.

Trucco conservazione riso – progettohumus.it
Le confezioni aperte, se non ben conservate, possono diventare la casa delle farfalline o del punteruolo del grano. Ad aggiungere maggiori possibilità di sviluppo per le loro uova, interviene anche il microclima che si crea nella cucina, dove aria calda ed umidità si uniscono.
Quando il danno ormai è fatto, non resta altro da fare che buttare via i pacchi infestati e, dopo essersi assicurati che gli insetti non si siano diffusi anche in altre confezioni di pasta o riso, igienizzare adeguatamente la dispensa. Si tratta però, di uno spreco che potrebbe essere evitato ricorrendo a dei semplici stratagemmi.
Uno dei meno usati ma più efficaci è il congelamento. Il riso, meglio ancora se sottovuoto e impacchettato, può essere riposto nel congelatore, dove si manterrà al massimo delle sue condizioni anche per lunghissimo tempo. É possibile sfruttare questa tecnica a causa della scarsa attività dell’acqua presente nei chicchi.
Se non si vuole ricorrere al freezer, è possibile in alternativa attrezzarsi dei comodi sacchetti per il sottovuoto. Una volta inserito al loro interno e rimossa l’aria grazie all’apposito attrezzo, il riso si preserverà proprio come accade in negozio. Naturalmente questa pratica deve essere svolta nel momento in cui il riso è ancora in ottimo stato.