Economia

Canone Rai 2026, addio addebito in bolletta: chi può farne richiesta

canone rai bollette stopAddio Canone RAI in bolletta - progettohumus.it

Ormai da diversi anni l’importo del Canone Rai viene addebitato sulla bolletta, ma esiste una possibilità di far sparire questa imposta: i dettagli.  

Guardare la TV è un’abitudine radicata nella vita degli italiani. Un rito che per molti rappresenta uno svago nel tempo libero, a cui non si vuole rinunciare neppure se questo comporta dei costi. I cittadini sono consapevoli della presenza di un’imposta introdotta nel 1938 dal Regio Decreto e tuttora valida.

Si tratta del Canone RAI, importo che ogni cittadino in possesso di un apparecchio televisivo è obbligato per legge a versare. Destinato a finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo, non consiste in un abbonamento bensì in una vera e propria tassa il cui addebito negli ultimi anni ha generato diversi dibattiti.

Il costo del Canone RAI è di 90 euro all’anno per l’utenza domestica e, dal 2016, viene applicato automaticamente alla bolletta dell’energia elettrica, con suddivisione in 10 rate mensili da 9 euro ciascuna. Un meccanismo pensato per ridurre l’evasione fiscale, che tuttavia non è l’unica opzione disponibile.

La possibilità di alleggerire le bollette da questo carico esiste nello specifico per i pensionati. A chi percepisce un assegno previdenziale viene offerta l’oppotunità di pagare il Canone approfittando di vantaggi speciali. Non è però riservata a tutti: ecco chi ne può usufruire e come fare domanda.

Canone RAI sulla pensione: modalità e come fare domanda

Seppur diviso in pagamenti rateali, il Canone RAI può pesare sul portafoglio delle fasce reddituali più basse. Esiste dunque in alcuni casi, un’alternativa per mettersi in regola con l’imposta sulla televisione che mira ad avvantaggiare chi ha una pensione più bassa.

anziana pensione

Canone RAI sulla pensione: come fare domanda – progettohumus.it

A beneficiarne possono essere i pensionati che dimostrano un reddito inferiore a 18.000 euro in riferimento all’anno precedente. L’addebito per il Canone dunque, viene trattenuto direttamente sulla pensione ed avviene con importi dilazionati.

In questa modalità infatti, la tassa è distribuita su 11 mensilità, che la rendono meno gravosa sul bilancio personale. Il percettore di assegno previdenziale, inoltre, può contare così su una gestione automatica dell’INPS e si libera di eventuali preoccupazioni legate alle bollette elettriche.

Chi rientra nei requisiti economici indicati può procedere alla presentazione della domanda per il Canone sulla pensione entro il 15 novembre. Facendo richiesta adesso dunque, la nuova modalità sarà applicata a partire da gennaio 2026. Il primo addebito, nel caso in cui la domanda venisse accolta, comparirà proprio il primo mese del prossimo anno.

Per presentare la domanda esistono diverse possibilità che vanno incontro a qualunque esigenza. Ci si può rivolgere a intermediari autorizzati o patronati, che aiuteranno nella compilazione della domanda e nell’inoltro della stessa all’Istituto per conto dell’intestatario.

Si può altresì utilizzare il mezzo telefonico, contattando il Contact Center INPS al numero verde 803 164. La chiamata è gratuita da rete fissa. Dal cellulare invece, si dovrà chiamare allo 06 164 164. Infine, si può scegliere di accedere al servizio online dedicato sul sito dell’INPS. Dopo aver effettuato l’accesso con SPID, CIE o CNS, si seguirà la procedura guidata.

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