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Si chiama Sindrome di Tako-Tsubo, la malattia del cuore infranto: ecco come riconoscerla dai primi sintomi

malattia del cuore infranto: i sintomiCome is manifesta la cosiddetta malattia del cuore infranto? - progettohumus.it

Sindrome di tako-tsubo: quali sono i sintomi da monitorare e rischi per la salute cardiaca della cosiddetta malattia del cuore infranto?

La sindrome di tako-tsubo, conosciuta anche come cardiomiopatia da stress o “sindrome del cuore infranto”, rappresenta una patologia cardiaca rara ma di grande rilievo clinico, soprattutto per la sua capacità di simulare un infarto miocardico acuto. Recenti studi confermano che questa condizione colpisce prevalentemente donne in età post-menopausale, con un’incidenza di circa 1-2 casi ogni 100 pazienti che accedono al pronto soccorso per sospetto infarto. La peculiarità della sindrome risiede nel legame stretto con eventi stressanti, sia di natura emotiva che fisica, che scatenano un’improvvisa disfunzione ventricolare sinistra.

Sintomi e manifestazioni cliniche della sindrome di tako-tsubo

La sindrome si presenta con un quadro clinico molto simile a quello dell’infarto, con dolore toracico intenso, dispnea e alterazioni elettrocardiografiche tipiche di ischemia, come il sopraslivellamento del tratto ST. Anche i marcatori di danno cardiaco, come troponina e CK-MB, risultano elevati, sebbene in misura più contenuta rispetto all’infarto vero e proprio. Ciò che distingue la sindrome è l’assenza di ostruzioni coronariche evidenti alla coronarografia, esame che viene utilizzato per escludere un’occlusione arteriosa.

Una caratteristica distintiva è la forma “a palloncino” dell’apice del ventricolo sinistro, ben visibile con ecocardiografia o risonanza magnetica. Questa deformazione ricorda il tako-tsubo, un tradizionale vaso giapponese usato per catturare i polpi, da cui deriva il nome della sindrome. La base del ventricolo, al contrario, si contrae in modo ipercinetico, determinando una ridotta capacità di espulsione del sangue.

cure per la malattia del cuore infranto

Malattia del cuore infranto: sintomi e cure – progettohumus.it

L’eziologia della sindrome di tako-tsubo non è ancora del tutto chiarita, ma la letteratura attuale attribuisce un ruolo centrale all’attivazione acuta del sistema nervoso simpatico e al conseguente rilascio massiccio di catecolamine. Questi ormoni dello stress provocano una disfunzione del microcircolo coronarico e un sovraccarico di lavoro dei cardiomiociti, portando a necrosi di alcune cellule e a una compromissione della contrattilità del ventricolo sinistro.

Il fatto che la sindrome colpisca soprattutto donne in menopausa è stato spiegato con il calo degli estrogeni, che sembra favorire un danno endoteliale e una maggiore vulnerabilità del tessuto miocardico agli effetti delle catecolamine. Spesso all’anamnesi dei pazienti si riscontrano eventi emotivi o fisici intensi, come lutti, separazioni, o condizioni critiche quali shock e sepsi.

Diagnosi differenziale e trattamento della sindrome del cuore infranto

La diagnosi di sindrome di tako-tsubo si basa sull’esclusione di altre gravi cause di dolore toracico, come infarto miocardico acuto, miocardite, dissezione aortica e angina pectoris. Oltre alla coronarografia, strumenti diagnostici fondamentali sono l’ecocardiografia e la risonanza magnetica, che evidenziano la tipica disfunzione ventricolare.

Il trattamento non prevede farmaci specifici, ma si basa su una terapia di supporto mirata a stabilizzare la funzione cardiaca. Vengono somministrati beta-bloccanti, ACE-inibitori, antiaggreganti e diuretici per ridurre il carico sul cuore e prevenire complicanze. Nei casi più gravi può essere necessario un supporto circolatorio meccanico per assistere temporaneamente la funzione cardiaca. L’imipramina è stata segnalata come utile in alcuni pazienti per la gestione dello stress emotivo associato.

La prognosi è generalmente favorevole: la funzione cardiaca tende a normalizzarsi entro poche settimane dal manifestarsi della sindrome. La sopravvivenza a lungo termine è alta, con studi che riportano un tasso di sopravvivenza a sette anni pari al 96%. Tuttavia, la presenza di patologie cardiache preesistenti può aggravare il decorso e aumentare il rischio di complicanze, come aritmie ventricolari, insufficienza cardiaca o rottura del miocardio.

La sindrome di tako-tsubo rappresenta una dimostrazione evidente di come stress emotivo e fisico possano condizionare profondamente la salute cardiaca. È fondamentale che i medici riconoscano tempestivamente questa condizione per evitare trattamenti inappropriati e per rassicurare il paziente sulla natura transitoria e generalmente benigna della sindrome.

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