Gli esperti avvertono: rimandare la sveglia con lo snooze peggiora lucidità e benessere, aumentando stanchezza e rischi per la salute. Ecco i consigli degli specialisti.
L’abitudine di posticipare la sveglia al mattino, usando il tasto snooze, è una pratica diffusa ma fortemente sconsigliata dagli esperti del sonno per i suoi effetti deleteri sulla qualità del risveglio e, più in generale, sul benessere quotidiano. Recenti studi neurologici e fisiologici confermano che rimandare ripetutamente il momento di alzarsi non aumenta il riposo, ma anzi intensifica la sensazione di confusione e sonnolenza, nota come inerzia del sonno, compromettendo la capacità di affrontare la giornata con energia e lucidità.
Come il tasto snooze compromette il riposo
Premere più volte il pulsante snooze genera quella che il neurologo specialista del sonno Dr. Scott Kutscher definisce una “privazione artificiale del sonno”. Ogni interruzione forzata del ciclo di riposo, infatti, non consente al cervello di completare le fasi necessarie per un sonno rigenerante. Questo prolungamento artificioso del risveglio non fa altro che estendere lo stato di inerzia del sonno, una fase di transizione lunga mediamente 30 minuti caratterizzata da stordimento e calo di vigilanza.

Non farlo al mattino – Progettohumus.it
Uno studio pubblicato nel 2022 sul Journal of Physiological Anthropology ha dimostrato in modo inequivocabile che l’uso frequente dello snooze non favorisce un senso di riposo maggiore, ma al contrario prolunga la sonnolenza e la sensazione di confusione mentale, rallentando la prontezza cognitiva e la capacità di concentrazione.
Secondo il Dr. Kutscher, la chiave per limitare gli effetti negativi del risveglio consiste nell’impostare una sola sveglia, esattamente all’orario in cui si deve effettivamente alzare, e immediatamente abbandonare il letto. Sebbene possa risultare inizialmente faticoso, questo metodo evita la frammentazione del sonno e riduce la durata dell’inerzia.
Tra i consigli pratici per un risveglio più rapido e vigile, vi sono piccoli accorgimenti come aprire subito le tende per far entrare la luce naturale, che stimola i centri cerebrali responsabili della veglia, o compiere lievi esercizi fisici per migliorare la circolazione sanguigna. Un trucco suggerito dallo stesso neurologo è quello di lasciare scarpe e calzini fuori dal letto, così che il contatto con il pavimento freddo ai piedi contribuisca a stimolare il risveglio tanto fisico quanto mentale.
L’abitudine di posticipare la sveglia non è solo un problema di stanchezza mattutina, ma può tradursi in un peggioramento della qualità del sonno nel suo complesso, con ricadute sulla salute fisica e mentale. L’inerzia del sonno prolungata riduce l’efficienza cognitiva, con possibili ripercussioni sulla produttività e sulla sicurezza, specialmente in contesti lavorativi e di guida.
Per migliorare il riposo notturno e il risveglio, è fondamentale mantenere una routine regolare, evitare l’uso eccessivo di dispositivi elettronici prima di dormire e creare un ambiente favorevole al sonno. La scienza suggerisce inoltre che l’esposizione alla luce naturale al mattino e l’attività fisica leggera possono facilitare un risveglio più attivo e meno traumatizzante.
Questi accorgimenti, uniti all’eliminazione dell’uso del tasto snooze, permettono di migliorare l’energia mattutina e di contrastare efficacemente la sensazione di “testa annebbiata” tipica del risveglio frammentato.