SPID a pagamento, arriva la notizia che tutti aspettavano: il governo ha deciso

SPID novitàSPID, grande novità (www.progettohumus.it - X il Salvagente)

Dopo settimane di incertezza, il sistema SPID ottiene una proroga significativa grazie all’intesa appena siglata.

Dopo settimane di incertezza, il sistema SPID ottiene una proroga significativa grazie all’intesa appena siglata tra il Governo italiano e i principali fornitori del servizio. La convenzione, che scadeva proprio oggi, viene rinnovata per garantire la continuità di uno strumento cardine dell’identità digitale nel Paese, ma con importanti novità sul fronte dei costi e del modello operativo.

Rinnovo della convenzione SPID e prospettive future

L’accordo raggiunto tra l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e i gestori di SPID, rappresentati dall’associazione Assocertificatori (tra cui Poste Italiane, Aruba e Infocert), prevede una proroga iniziale di due anni, con la possibilità di estendere il contratto fino a un massimo di cinque anni. Questa decisione consente di evitare un’interruzione del servizio e offre una “boccata d’ossigeno” a utenti e provider, ma lascia aperti molti interrogativi sul futuro dello SPID.

SPID novità

Proroga raggiunta per lo SPID (www.progettohumus.it – X CeoTechI)

Il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, ha sottolineato come l’Italia stia orientandosi verso un sistema di identità digitale evoluto, basato su un wallet digitale integrato direttamente negli smartphone. Tale soluzione, in fase di sviluppo, dovrebbe sfruttare la Carta d’Identità Elettronica (CIE) come principale strumento di autorizzazione e autenticazione. I decreti attuativi per questa nuova infrastruttura sono attesi entro la fine di ottobre 2025, segnando un passaggio cruciale verso un modello più moderno e integrato.

Tra le novità più rilevanti della nuova convenzione vi è la possibilità per i gestori di introdurre tariffe per l’uso di SPID. Alcuni provider hanno già sperimentato forme di pagamento per il rilascio o il rinnovo delle credenziali. Per esempio, Infocert e Aruba hanno avviato iniziative in tal senso negli ultimi mesi, mentre Poste Italiane starebbe valutando un costo annuale di circa cinque euro per mantenere attivo il servizio.

Questa svolta rappresenta un cambiamento importante rispetto alla filosofia originaria di SPID, nato come strumento gratuito per facilitare l’accesso ai servizi pubblici digitali. L’accordo firmato consente ora ai provider di operare liberamente sul piano commerciale, aprendo la strada a un mercato dell’identità digitale più competitivo ma anche più oneroso per gli utenti.

Il rinnovo della convenzione arriva dopo mesi di tensioni e trattative complicate. Durante l’estate, i gestori avevano più volte segnalato di non aver raggiunto un’intesa con il Governo, lasciando presagire scenari di crisi per il sistema SPID. La scadenza della convenzione fissata per il 9 ottobre 2025 ha imposto un’accelerazione nei negoziati, culminata con la firma dell’accordo nelle ultime ore.

Il rinnovo, pur limitato nel tempo, rappresenta un compromesso che evita interruzioni nel servizio e dà tempo agli enti coinvolti di lavorare alla transizione verso il nuovo sistema di identità digitale basato su wallet smartphone e CIE. Tuttavia, la strada resta incerta e il tema dei costi potrebbe influire sull’adozione del servizio, soprattutto tra i cittadini più anziani o meno abituati alle tecnologie digitali.

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