Scozia
Clicca qui e visualizza le Mappe, le liste e le tabelle della contaminazione in Scozia (fonte: Scottish Office – Edimburgh UK)
Fonte: Martin C.J., Heaton B. e Robb J.D. (1988). Studio di I131, Cs137 e Ru103 nel latte, nella carne e nei vegetali nel Nord Est della Scozia dopo l’incidente di Chernobyl.
Una pesante tempesta di pioggia si è abbattuta sulla Scozia tra le 21.00 e le 23.00 del 3 maggio 1986; questa conteneva una concentrazione di nuclidi (Te132, I132, I131, Ru103, Cs137, Cs134, Ba140 e La140) pari a 7.000 Bq/l corrispondente a livelli di attività di 41.000 Bq/m2.
Fonte: Martin C.J. e Heaton B. (1989). L’impatto di Chernobyl sull’ambiente marino del Nord della Scozia.
I tempi di dimezzamento biologico dei radionuclidi di Cs, Ru e Ag del Fucus Vesiculosis furono rispettivamente di 57,80 e 210 giorni
Nel giugno del 1986 i livelli di radionuclidi nella schiuma di mare erano più di mille volte superiori a quelli contenuti nell’acqua marina.
Il Cesio migrò rapidamente nei sedimenti; il Rutenio e l’Argento radioattivo si depositarono nella schiuma
Fonte: Scottish Development Department. (1988). L’incidente di Chernobyl, monitoraggio della radioattività in Scozia.
Tabella dettagliata della contaminazione radioattiva derivata da Chernobyl in tutte le regioni della Scozia con l’aumento del radiocesio nei montoni (periodo estivo).
onte: Watson W.S. (1986). Livelli di Cs134,137 negli uomini in Scozia dopo Chernobyl
La principale attività riscontrata in 18 adulti fu: 172 Bq per il Cs134, 363 Bq per il Cs137, 4.430 Bq per il K40. Furono riscontrati picchi di concentrazione di 285 Bq per il Cs134 e di 663 Bq per il Cs137.
Spagna
Fonte: Baeza A., Del Rio M., Miro C., Moreno A., Navarro E., Paniagua J.M. e Peris M.A. (1991). Livelli Radiocesio e radiostronzio nei Tordi Sassello (Turdus philomelos) catturati in due regioni della Spagna.
Picchi di concentrazione rilevati in un gruppo di 14 Tordi Sassello catturati a Valencia: quantità di Cs137 pari a 208 Bq/Kg (peso secco).
Svezia
Clicca qui e visualizza la MAPPA1 e la MAPPA2 della contaminazione nel Nord Europa e le mappe della SVEZIA
Fonte: Ahman B. e Ahman G. (1994). Radiocesio nelle renne svedesi dopo il fallout di Chernobyl: variazioni stagionali e declino a lungo termine.
Prima dell’incidente di Chernobyl, il deposito di Cs137 a Skutskar fu valutato essere di 1.500 Bq. La radiazione di bassa priorità è qui aumentata fino ai 900 µRh-1; a Stoccolma fu di 30 µRh-1.
Fonte: Holmberg M., Edvarson K. e Finck R. (1988). Dosi di radiazioni in Svezia derivate dal fallout di Chernobyl.
La media di deposizione sul terreno per tutto il paese fu di circa 3.000 Bq/m2 di Cs134 e di 5.000 Bq/m2 di Cs137. L’accumulo della deposizione di Cesio da armi nucleari dal 1955 al 1980 fu di circa 4.000 Bq/m2 per il Cs137 (Il Cs134 era presente in piccole quantità). Usando un fattore di rischio di 0,02 cancri mortali, secondo il modello di Sievert, si può affermare che il fallout radioattivo di Chernobyl potrebbe aver causato dai 100 ai 200 cancri mortali.
Fonte: Johanson K.J., Bergstrom R., Eriksson O. e Erixon A. (1994). Attività di concentrazione del Cs137 nelle alci e nelle loro piante foraggere nella Svezia centrale.
La concentrazione di Cesio nei muscoli delle alci andò di pari passo con quella presente nel terreno. Un analisi di 3.661 alci ha rilevato valori medi di radioattività di 470 Bq/kg (peso fresco) negli esemplari appena nati e di 300 Bq/kg per i soggetti anziani. Il livello medio prima dell’incidente era di 33 Bq/kg.
Fonte: Devell L., Aarkrog A., Blomquist L, Magnusson S. e Tveten U. (1986). Come il fallout di Chernobyl venne individuato e misurato nei paesi nordici.
“L’effetto reale sull’agricoltura è sembrato all’inizio molto modesto…”.
Le concentrazioni massime in Norvegia e Svezia sono state notate, in alcune località, al di sopra dei 100.000 Bq/m2.
Fonte: Devell L., Tovedal H., Bergstrom U., Appelgren A., Chyssler J. and AnderssonL. (1986). Osservazioni iniziali del fallout radioattivo dall’incidente di Chernobyl.
E’ stata individuata una particella calda di rutenio quasi puro, (diametro ~ 1µm); Ru103: 10.000 Bq; Ru106: 2.800 Bq; Cr51: 1.700 Bq; Mo99, Mtc99: 1.600 Bq.
Fonte: Erlandsson B. e Mattsson S. (1988). Assorbimento del deposito secco di radionuclidi nel Fucus- uno studio diretto dopo l’incidente di Chernobyl.
In una zona di deposizione molto bassa (11,6 Bq/m2) il rapporto dell’attività di concentrazione di Cesio137 (m2/kg) del Fucus variò da 0,66 a 1,3, dove il fallout fu soprattutto una deposizione secca, larga e non specificatamente composta da particelle solubili.
Fonte: Finck Robert. (August 1996).
Visualizza le misurazioni locali di radiazione gamma in Svezia dopo sette anni di attività. Nordic Society for Radiation Protection. Swedish Radiation Protection Institute, Stockholm, Sweden.
Fonte: Fox B. (1988). I minerali porosi assorbono il fallout di Chernobyl.
“Bollendo la carne contaminata della renna (15.000 Bq/kg) in 1/2 litro di acqua contenente 10 grammi di mordenite la contaminazione è scesa a 1.200 Bq/kg.”
onte: Mattson S. e Vesanen R. (1988). Modelli del fallout di Chernobyl rispetto alle condizioni atmosferiche locali.
Il 99% dei radionuclidi derivati da Chernobyl si sono depositati in una singola precipitazione piovosa avvenuta l’8 maggio del 1986, il restante 1% era rappresentato dal deposito a secco.
Fonte: Mellander H. (1987). Prime misurazioni del fallout di Chernobyl in Svezia.
La più alta concentrazione di Cs137 nell’aria si ebbe il 28 Aprile del 1986 con valore pari a 1,7 Bq il metro cubo. La più alta concentrazione da fallout derivato da armi nucleari si ebbe nel 1959: 6,7 mBq per metro cubo.
Fonte: Nelin P. (1995). Assorbimento di radiocesio nelle alci in relazione agli spazi e alla composizione dell’habitat.
Nel 1991 i livelli di concentazione media di Cs137 nelle alci (gamma: 105-1.060 Bq/kg peso fresco) analizzate in 8 ambienti, non ha mostrato alcuna correlazione significativa con la deposizione al suolo del periodo estivo, mentre un campione di 119 alci provenienti da un’area più ampia della Svezia ha mostrato soltanto una correlazione parziale.
Fonte: Persson C., Henning R. e De Geer L.E. (1987). L’incidente di Chernobyl: analisi meteorologica di come i radionuclidi si sono depositati in Svezia.
La deposizione principale di Cesio si è presentata bagnata, quella di Zr95 e Np239 in maniera secca.
Fonte: Petersen R.C., Landner L. e Blanck H. (1986). Valutazione dell’effetto dell’incidente del reattore di Chernobyl sul biota dei flussi e dei laghi svedesi.
L’attività totale radioisotopica nelle alghe del lago fu di 296.000 Bq/kg: 2.000 Bq erano naturali (40K), la maggior parte dell’attività restante era formata dai derivati di Chernobyl quali Cs134,137; Ru103,106; Ba140; Nb95 e Ag110.
Fonte: Reizenstein P. (1987). Carcinogenicità delle dosi di radiazione causate dal fallout di Chernobyl e prevenzioni di possibili tumori.
Il livello di radiazione gamma esterna in Svezia fu di 2-500 µRh-1, al di sopra dei precedenti valori di 10-15 µRh-1 con valori di picco pari a 1.000 µRh-1.
La deposizione di I131 fu di 170.000 Bq/m2; l’attività iniziale in acqua piovana pura fu di 500.000 Bq/l; nel latte crudo di 2.900 Bq/l.
Fonte: Rosen K., Andersson I. e Lonsjo H. (1995). Trasferimento del radiocesio dal terreno alla vegetazione e nei pascoli di montagna del Nord della Svezia.
L’analisi dell’attività in campioni di suolo ha mostrato una deposizione media di Cs137 di 15,7 (gamma 14,1-17,6) kBq/m2.
La concentrazione media di Cs137 nell’erba tagliata proveniente da varie zone, è diminuita con il tempo da 1.175 a 900 Bq/kg (peso secco).
La concentrazione media di Cs137 nel muscolo della parete dell’addome delle carcasse di agnello fu rispettivamente di 1.087, 668, 513 e 597 Bq/kg (peso bagnato) negli anni dal 1990 e 1993.
Tutte le carcasse hanno ecceduto il livello di Cs137 (300 Bq/kg) stabilito in Svezia e così sono state scartate dal consumo alimentare umano.
Turchia
Fonte: Gedikoglu A. e Sipahi B.L. (1989). Radioattività di Chernobyl nel Tè Turco.
Il 90% dell’attività misurata fu dovuta al Cs134,137; la gamma di attività nel tè secco fu di 1.064 Bq/kg-44.000 Bq/kg (1.196.800 pCi/kg). Il rapporto del trasferimento di attività al tè fermentato fu valutato al 65%.
Nessuno dei campioni di tè era sotto il livello di azione dell’USFDA (ndr: organo di controllo) per le derrate alimentari.
L’impatto di Chernobyl si protese verso vaste aree della Turchia, Iran, Iran e Afghanistan: qui milioni di persone non vennero a conoscenza dei rischi reali dell’incidente perchè impossibilitate ad accedere ai dati radiologici di controllo.
Fonte: Unlu M.Y. Topcuoglu S., Kucukcezzar R., Varinlioglu A., Gungor N., Bulut A.M. e Gungor E. (1995).