Con questo ortaggio autunnale via la cellulite: è ottimo e dona importanti benefici per la salute e la bellezza del corpo.
Nell’ambito della lotta contro la ritenzione idrica, disturbo diffuso che interessa sia donne sia uomini e che si manifesta con il ristagno di liquidi in eccesso soprattutto in addome, cosce e glutei, il carciofo si conferma un alleato naturale di grande efficacia. Oltre a rappresentare un alimento tipico della dieta mediterranea, il carciofo si distingue per le sue molteplici proprietà benefiche che aiutano a combattere questo fastidioso fenomeno.
Carciofo: un alimento funzionale contro la ritenzione idrica
La ritenzione idrica è una condizione determinata da un disequilibrio tra i liquidi assorbiti e quelli eliminati dall’organismo, spesso aggravata da uno stile di vita sedentario e da un’alimentazione non equilibrata. L’accumulo di liquidi in specifiche zone del corpo può dar luogo a inestetismi come la cellulite, un problema estetico e fisiologico molto diffuso. Prima di intervenire con rimedi alimentari, è opportuno escludere cause patologiche sottostanti, rivolgendosi al proprio medico per una diagnosi accurata.
Il carciofo (Cynara cardunculus scolymus), coltivato in Italia soprattutto in regioni come Sicilia, Sardegna e Puglia, è un ortaggio ricco di fibre, sali minerali (calcio, fosforo, magnesio, potassio) e composti bioattivi come la cinarina, responsabile del caratteristico sapore amarognolo. La cinarina possiede proprietà epatoprotettive, favorisce la produzione di bile e stimola la diuresi, facilitando così l’eliminazione di tossine e liquidi in eccesso, fattori determinanti nella ritenzione idrica.

Il carciofo per contrastare la cellulite – progettohumus.it
Un carciofo di circa 100 grammi apporta poco più di 20 kcal e contiene più di 5 grammi di fibre, oltre a una modesta quantità di proteine e grassi, confermandolo un alimento ipocalorico e adatto a diete dimagranti. Le fibre migliorano la regolarità intestinale e favoriscono un microbiota equilibrato, contrastando gonfiore e stitichezza. Inoltre, i polifenoli presenti, che si ossidano causando l’imbrunimento del capolino, svolgono un’azione antiossidante, proteggendo le cellule dallo stress ossidativo e contribuendo a prevenire malattie croniche.
Il carciofo stimola anche la digestione dei grassi grazie alla sua azione colagoga, migliorando la funzionalità epatica e riducendo disturbi gastrointestinali come gonfiore e pesantezza post-prandiale. Dal punto di vista cardiovascolare, favorisce la riduzione del colesterolo LDL e l’aumento di quello HDL, aiutando a prevenire aterosclerosi e ipertensione, quest’ultima anche contrastata dal potassio contenuto nell’ortaggio che regola l’equilibrio idrico e la pressione sanguigna.
Come integrare il carciofo nella dieta per ottimizzare i risultati
Per sfruttare al meglio le virtù del carciofo contro la ritenzione idrica, è consigliabile inserirlo in una dieta ipocalorica equilibrata come la dieta, particolarmente indicata per il mantenimento e il raggiungimento del pesoforma. La stagione ideale per consumare carciofi freschi è da ottobre a maggio, periodo in cui l’ortaggio è disponibile nelle sue migliori varietà.
La dieta deve essere accompagnata da un’attività fisica regolare che stimoli la circolazione e la funzionalità renale, elementi essenziali per prevenire la ritenzione di liquidi. Inoltre, per un’azione drenante potenziata, possono essere utili integratori a base di estratti naturali come betulla e zenzero, noti per favorire la depurazione dell’organismo e l’eliminazione dei liquidi in eccesso.
Per quanto riguarda la preparazione, il carciofo si presta a molteplici cotture: al vapore per conservare i nutrienti, bollito, fritto secondo la tradizione romana (carciofo alla giudia) o ripieno e cotto al forno. È importante scegliere carciofi freschi con brattee compatte e pulirli accuratamente per evitare l’ossidazione, immergendoli in acqua acidulata con limone.
Cellulite: l'ortaggio per combatterla - progettohumus.it






