Pensioni, aumenti in arrivo: quali sono le nuove soglie e gli importi aggiornati che risultano nelle tabelle ufficiali?
Il governo Meloni ha aggiornato le stime sull’aumento delle pensioni per il 2025, confermando un incremento che sarà applicato a partire dal prossimo gennaio. Il Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp) ha rivisto leggermente al ribasso il tasso di inflazione atteso per l’anno in corso, portandolo dall’1,7% all’1,6%, ma con effetti sostanzialmente analoghi sugli assegni pensionistici. Questo adeguamento sarà cruciale per milioni di pensionati che vedranno rivalutati i loro trattamenti in relazione al costo della vita.
Rivalutazione delle pensioni: i dettagli del meccanismo previsto
Secondo la normativa vigente, le pensioni sono aggiornate annualmente in base al tasso di inflazione accertato negli ultimi 12 mesi, con l’obiettivo di preservare il potere d’acquisto degli assegni. Il meccanismo di perequazione prevede un aumento pieno fino a quattro volte il trattamento minimo, mentre per le quote eccedenti questa soglia la rivalutazione viene applicata in misura ridotta.
Il trattamento minimo mensile per il 2025 è fissato a 603,40 euro, corrispondente a 7.844,20 euro annui. Ciò significa che:
- Fino a 2.413,60 euro mensili (4 volte il minimo), l’aumento sarà riconosciuto per intero. Per esempio, una pensione da 1.000 euro salirà a 1.016 euro, mentre una da 2.000 euro raggiungerà i 2.032 euro.
- Per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il minimo (2.413,60 – 3.017 euro), la rivalutazione sarà piena fino alla prima soglia e al 90% per la parte eccedente. Un assegno da 2.500 euro crescerà di circa 40 euro, arrivando a 2.540 euro.
- Le pensioni superiori a 5 volte il minimo (oltre 3.017 euro) avranno l’aumento pieno fino a 4 volte il minimo, al 90% tra 4 e 5 volte, e al 75% per la quota eccedente. Un assegno da 4.000 euro aumenterà di circa 59 euro, arrivando a 4.059 euro.

Pensioni in aumento: tutti i dettagli – progettohumus.it
Rispetto a gennaio 2025, quando l’incremento era stato dello 0,8%, questi aumenti rappresentano un raddoppio o addirittura un triplo incremento, restituendo un margine di respiro dopo un periodo caratterizzato dalla perdita di potere d’acquisto per effetto dell’inflazione. Di seguito una sintesi degli importi aggiornati:
| Importo mensile | Aumento (€) | Nuovo importo (€) |
|—————–|————-|——————-|
| 500,00 | 8,00 | 508,00 |
| 1.000,00 | 16,00 | 1.016,00 |
| 2.000,00 | 32,00 | 2.032,00 |
| 2.500,00 | 39,86 | 2.539,86 |
| 4.000,00 | 59,00 | 4.059,00 |
| 5.000,00 | 71,10 | 5.071,10 |
Il possibile scenario di conferma delle limitazioni alla rivalutazione
Il governo guidato da Giorgia Meloni, in carica dal 22 ottobre 2022 e alla guida della coalizione di centro-destra, ha già adottato nel 2023 e nel 2024 un sistema di perequazione più restrittivo per contenere i costi della spesa previdenziale, soprattutto per le pensioni più elevate. Se tale modello venisse confermato anche per il 2025, la rivalutazione degli assegni alti subirà tagli significativi.
In questo scenario, aggiornato al trattamento minimo 2025, la rivalutazione piena rimarrebbe fino a 2.413,60 euro mensili, ma oltre questa soglia si applicherebbero percentuali decrescenti:
- Tra 4 e 5 volte il minimo: 90% del tasso d’inflazione
- Tra 5 e 6 volte: 53%
- Tra 6 e 8 volte: 47%
- Tra 8 e 10 volte: 37%
- Oltre 10 volte il minimo: solo il 22%
La differenza rispetto al sistema originario è sostanziale, poiché l’intera pensione viene rivalutata secondo la percentuale relativa alla fascia di appartenenza, non solo la parte eccedente la soglia, con conseguenze rilevanti per i titolari di assegni elevati.
Nonostante le polemiche, tale approccio è stato giudicato legittimo anche dalla Corte Costituzionale, che ha indicato come il legislatore possa modulare la perequazione pensionistica in base all’importo, purché l’intervento sia temporaneo, proporzionato e giustificato da motivi di equilibrio di finanza pubblica.
Ecco alcuni esempi di rivalutazione nel caso di conferma dei tagli:
| Importo mensile | Tasso rivalutazione (%) | Aumento (€) | Nuovo importo (€) |
|—————–|————————-|————-|——————-|
| 500,00 | 1,60 | 8,00 | 508,00 |
| 2.500,00 | 1,44 | 36,00 | 2.536,00 |
| 3.300,00 | 0,85 | 28,05 | 3.328,05 |
| 4.900,00 | 0,75 | 36,75 | 4.936,75 |
| 5.000,00 | 0,59 | 29,50 | 5.029,50 |