L’avvicinarsi di dicembre porta con sé importanti novità per i pensionati, che quest’anno potranno contare su assegni più ricchi.
Oltre alla tredicesima, infatti, in molti riceveranno anche la quattordicesima mensilità, un bonus aggiuntivo di 154,94 euro e la sospensione temporanea delle trattenute per le addizionali regionali e comunali. Tuttavia, non mancano sorprese e chiarimenti importanti, soprattutto in tema di tassazione e rivalutazioni contributive, che influiranno sugli importi degli assegni già dal primo dicembre.
Dal 1° dicembre partiranno i pagamenti delle pensioni del mese, con importi che saranno più corposi rispetto al consueto grazie a diverse voci aggiuntive. Come di consueto, sarà erogata la tredicesima mensilità, la gratifica natalizia che si somma alla pensione ordinaria, ma per alcuni pensionati è prevista anche la quattordicesima, una somma extra riservata a particolari categorie di pensionati in base ai requisiti contributivi e di reddito.
Accanto a queste due mensilità straordinarie, sarà riconosciuto un bonus fisso di 154,94 euro, previsto dall’articolo 70 della legge 388/2000, che nel 2024 ha beneficiato oltre 400 mila pensionati. Il bonus spetta ai titolari di pensione INPS, con esclusione di chi percepisce trattamenti assistenziali, ex dipendenti di enti creditizi, dirigenti d’azienda e beneficiari di prestazioni non pensionistiche. I dettagli sui limiti reddituali e pensionistici validi per il 2025 saranno resi noti a breve tramite circolare INPS.
Un ulteriore vantaggio per i pensionati di dicembre è rappresentato dallo stop alle addizionali regionali e comunali, che non verranno trattenute sul rateo di pensione relativo a questo mese. Queste addizionali, infatti, vengono normalmente recuperate in 11 rate mensili da gennaio a novembre, per cui a dicembre gli assegni arriveranno senza queste trattenute, aumentando così l’importo netto percepito.
La tredicesima non sarà detassata
Tra le aspettative dei pensionati, vi era la speranza che la tredicesima di dicembre potesse beneficiare di una detassazione speciale o di una tassazione agevolata al 10%. Nel corso delle settimane precedenti alla definizione della manovra erano circolate ipotesi in tal senso, con potenziali benefici che avrebbero potuto superare anche i mille euro per i redditi medio-alti. Tuttavia, la legge di bilancio 2026 ha confermato che la tredicesima seguirà le regole ordinarie di tassazione Irpef, senza alcun trattamento fiscale di favore.
La tredicesima viene calcolata sulla base della media mensile lorda delle pensioni percepite durante l’anno e, in caso di periodi di pensione inferiori ai 12 mesi, proporzionata ai mesi effettivamente maturati.

Rivalutazione delle pensioni nel 2026: aumento del 4,04% – (www.progettohumus.it)
Un’altra novità rilevante riguarda la rivalutazione delle pensioni prevista per il 2026, che sarà pari al 4,04%, il tasso più alto degli ultimi vent’anni. Questo incremento riflette la crescita del Pil nominale registrata nel quinquennio 2020-2024, pari al 21,93%, e rappresenta il quarto aumento consecutivo dopo le rivalutazioni del 2,3% del 2023 e del 3,6% del 2024.
La rivalutazione agisce direttamente sul montante contributivo accumulato dal lavoratore fino al 31 dicembre 2024, cioè sulla somma dei contributi versati rivalutati in base all’andamento economico. Di conseguenza, chi andrà in pensione nel 2026 potrà beneficiare di assegni più elevati rispetto a chi si ritirerà entro la fine del 2025, anno in cui si applicherà un coefficiente di trasformazione meno favorevole.
Per esempio, un pensionato con un montante contributivo di 300.000 euro rivalutato del 4,04% arriverà a un totale di circa 312.120 euro, che, con un coefficiente di trasformazione del 5,608% (tipico per chi ha 67 anni), si traduce in una pensione annua di circa 17.504 euro, ovvero una mensilità lorda di circa 1.346 euro.
Questa rivalutazione interessa tutte le gestioni INPS, incluse quelle dei lavoratori dipendenti, autonomi e professionisti, anche se con modalità di calcolo leggermente diverse a seconda della categoria previdenziale.

Assegni di dicembre: tredicesima, quattordicesima e bonus(www.progettohumus.it)










